L'ombra che non sa distinguere il mondo
è tesa fra invisibili corde:
a tratti ricorda la difficoltà
di colmare ciò che appartiene ai ricordi,
alle sensazioni imperfette.
***
La follia, si dice, è una donna-biblioteca,
dove il tempo d’ascolto è il poema:
parlano allora
suoni sommessi, o grida laceranti
perché le parole non sono mai
esatte
(in fondo a quel sogno
centrate nel corpo
le ore trascorrono come
deliri teorici, sulla mappa
il soggetto esprime un fondo
che non esiste,
anche le linee costeggiano
il vuoto
si scende per labili avvenimenti,
tutto è coordinato in un linguaggio
centrale.
(Gregorio Scalise da "Le parole non sono mai esatte")